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Il maestro Antonio Balbi da Roccagloriosa è un artista europeo. Per lui che è in grado di parlare con i suoi vicini di casa turchi, spagnoli, francesi, tedeschi e inglesi, esiste una lingua più preziosa di quella pronunciata a voce, un linguaggio che gli permette di comunicare con chiunque. E’ la lingua universale dell’arte pittorica.
Nella sua abitazione in Sachsenhausen, il quartiere della Rive Gauche di Francoforte, dove vivono artisti e intellettuali provenienti da ogni continente, il Balbi è circondato da musei e gallerie tra le più importanti dell’Assia. Ma, vivere come a Montmartre ed essere un fautore dell’arte contemporanea che oggi si crea negli atelier tedeschi, non ha allontanato il Balbi dalle sue origini. Quella terra nel Cilento dove le giornate trascorrono a passo d’uomo, dove la vita è più contemplativa, agreste e persino antica, è ancora casa sua.
Essere un artista che agisce sul mondo come una cerniera, come un punto d’incontro tra la terra natia e la frenesia di una città di banchieri e imprenditori, ha fatto sorgere nel Balbi il desiderio di dare vita a un’associazione che agisse nel sociale, che premiasse l’eccellenza e avesse l’architettura di un ponte sospeso tra la Germania e l’Italia.
Il suo desiderio di costruire guadi tra il suo passato e il suo presente, non solo temporale, ma anche geografico, l’ha spinto a riunire un gruppo di amici per dare vita a un’associazione no profit, dove l’unico ritorno è la celebrazione dell’italianità e l’aiuto dei bisognosi. E’ stato seguendo questo desiderio che il maestro di Roccagloriosa ha realizzato il suo intento nel 2006, creando l’associazione Il Ponte sul Meno.
L’associazione del maestro Balbi ha molto a che fare con la città in cui lavora e con la sua cultura. Tanto che il suo Ponte è profondamente legato all’origine e alla storia di Francoforte. Secondo alcuni, infatti, la città di Francoforte ha preso il nome da un episodio rocambolesco. Vittime di un’imboscata, un gruppo di Franchi riuscì a mettersi in salvo attraversando il Meno grazie a un guado nascosto nella nebbia. I loro inseguitori li videro così cavalcare dentro il fiume e raggiungerne l’altra sponda, ma non riuscirono a ritrovare il punto preciso e li lasciarono andare. Il Ponte del Balbi assolve alla stessa necessità che riposa dentro al nome di Francoforte: unire le sponde.
L’associazione ha dunque lo scopo di unire due ideali sponde, quella italiana e quella tedesca, in perfetta armonia con quello spirito che anima i lavori che quotidianamente si svolgono in uno dei grattacieli più riconoscibili nello skyline di Francoforte: la nuova sede della BCE e il suo sogno di un’Europa finalmente unita.
Così, da oltre tredici anni, il maestro Antonio Balbi si riunisce periodicamente con gli amici dell’associazione Ponte sul Meno per valutare insieme quali siano i personaggi del mondo del cinema, della cultura e della politica che si siano fatti portavoce dello spirito di fratellanza tra i due popoli.
Ogni anno, durante la rassegna cinematografica del Filmmuseum, il maestro Balbi consegna un riconoscimento agli artisti prescelti. Nelle scorse edizioni, con creazioni appositamente realizzate, sono stati premiati registi del calibro di Tornatore e Comencini.
Attraverso il Ponte sul Meno, infine, il Balbi ha donato diverse sue opere per racco-gliere fondi a favore di persone che la ferocia degli eventi ha trasformato in bisognose. A titolo di esempio, sono state donate 20 tele della serie Cristo senza Croce al conduttore di Porta a porta, Bruno Vespa, che ha provveduto a mettere all’asta i Balbi per raccogliere fondi per i terremotati dell’Aquila.
L’associazione Ponte sul Meno è una realtà che agisce in silenzio, senza proselitismo o protagonismo. E’ il segno lasciato da un artista che, operando nel sociale, ha trasformato le difficoltà del suo viaggio in risorse; quasi a dire che quando incontri sassi sul tuo percorso, usali per costruire ponti, non altri intralci.


Giovanni Rodini